2 giugno 1965

Nikos Kessanlis
The Phantasmagory of Identity

"L'ombra è prodotta da due elementi: uno materiale ed uno spirituale. Il materiale è il corpo ombreggiato. Spirituale è la luce. 
Luce e corpo creano ombra "

Leonardo da Vinci.

 

Nikos Kessanlis è uno dei più importanti artisti greci che hanno contribuito in modo decisivo al rinnovamento dell'arte greca. 
Per tutta la vita non ha mai smesso di ricercare nuovi modi di espressione, sperimentando costantemente e incessantemente e muovendosi da un mezzo di espressione a un altro. 
Le "fantasmagorie delle identità", create tra il 1963 e il 1965, sono state presentate a Berlino nel 1965 (galleria Katz), a Roma (Galleria dell'Obelisco), a Parigi (Biennale dei Giovani Artisti, Lacloche Gallery) e retroattivamente a Milano nel 1970 (Appolinaire galleria) nella mostra "Pitturificio Italiano".

Ma cos' è "The Phantasmagory of Identity"? 
La tela è sostituita da un tessuto bianco che agisce come uno schermo e che cade dal soffitto al pavimento; invece di pennelli e colori si usano proiettori: riflessioni, ombre e spettri proiettati su uno schermo trasparente vengono, gradatamente, fissati su materiale fotosensibile e successivamente stampati in dimensioni normali. 
Lo spettro d'ombra dà alle figure umane una nuova dimensione, immateriale, quasi metafisica; ma alcuni elementi mantengono ancora la loro identità, sicché, attraverso migliaia di dettagli invisibili, gli individui conservano la coerenza strutturale della loro personalità: un tic, una ruga, una curva del corpo, un gesto tradiscono e rivelano la loro personalità.

Di certo la mostra di Nikos  può essere considerata, per quanto concerne la galleria dell'Obelisco, come un primo approccio all'arte visuale, tentativo che  si consoliderà negli anni successivi, fino a sfociare nella optical art,

fonte "STELA ANASTASAKI " 

 

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